David Ferrante

Sociologo e scrittore, appassionato studioso e divulgatore della cultura popolare abruzzese. Dottore di ricerca in Scienze sociali presso l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara dove ha collaborato, in qualità di cultore della materia, per oltre quindici anni, all’attività didattica di diverse cattedre tra le quali: Sociologia dei gruppi e della comunicazione personale e interpersonale; Sociologia generale, Metodologia e tecnica della ricerca sociale, Politica sociale e pubblica, Psicosociologia.
Come esperto di sicurezza urbana e incivility è stato membro del Comitato scientifico regionale per le politiche della sicurezza e della legalità della Regione Abruzzo. Tra le pubblicazioni d’impronta sociologica, le monografie No-Politicians. I giovani e la politica (2005) e Decoro Urbano. Sicurezza e Polizia locale (2010) e saggi all’interno di collettanee e riviste scientifiche e specialistiche edite dalla Franco Angeli, dall’Università d’Annunzio di Chieti, ecc.

Nel 2017 si avvicina per la prima volta alla narrativa con il racconto Quando passò la pandàfeche in cui descrive l’incontro notturno con il fantasma/incubo mito della tradizione abruzzese e nel 2018 con L’eredità dell’asino, sarcastico ritratto di una società legata ai beni materiali e omaggio al poeta dialettale Modesto della Porta (1885-1938). 

Tra i suoi lavori dedicati ad aspetti etnografici, magici e leggendari del folclore abruzzese, oltre a diversi racconti, il saggio Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno. San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese (2018), ristampato in edizione ampliata nel 2020 e nel 2023, e le antologie, di cui è ideatore e curatore, L’Ammidia. Storie di Streghe d’Abruzzo (2019), Fate, Pandafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo (2020), Magare. Storie di Streghe d'Abruzzo v.2 (2021), Anime Sperse. Storie di fantasmi d'Abruzzo e Molise (2024). Iniziando una sua personale ricerca di scrittura in cui etnografia e narrativa, indefinibile e materia, reale e irreale, amore e crudeltà trovano un punto d’incontro e di fusione. Sotto queste premesse esce nel 2022 la sua prima silloge personale di racconti a tiratura limitata: Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e di me. Nel 2024 esce la nuova edizione di  Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e d'amore.






Hanno scritto di lui:

  

«...il volto rassicurante del lato oscuro...»  


«...questo cercatore di vene aurifere nella cultura popolare; questo seguace di antichi misteri sedotto dal sogno; questo rabdomante di acque, magiche o del Giordano, qual è David Ferrante...»  

«C’è in Abruzzo un cercatore di magie deciso a non farsene scappare nemmeno una. Ha ingaggiato una battaglia col tempo, quella di restituire agli abruzzesi la fama di maghi e streghe…» 

«Sono questi i ricordi dei nonni che David Ferrante insegue attraverso il proprio personale percorso di memorie, per risparmiarli all’ingiuria del tempo e all’ingiustizia dell’oblio e per farcene dono attraverso la scrittura come amuleto contro l’ansia dell’oggi.»